<br/>
Mi ricordo ancora quanto ho sognato, ed adorato quando è entrata in mio possesso, la mia prima agenda elettronica. In effetti ripensandoci già da bambina adoravo il planning e la tecnologia!
Ero alle elementari e cominciarono a pubblicizzare “il mio caro diario”, un agendina pressoché inutile per un bambino ma che sembrava essere necessaria quanto l’aria! Credo sia stato in assoluto il mio primo gioco tecnologico, di quelli seri. Non ho mai posseduto una consolle, giocavo con quelle degli amici e dei cugini più grandi, ma sono sempre stata irrimediabilmente attratta da ogni robot, agendina elettronica, virtual pet o macchina fotografica digitale che venivano pubblicizzate. Fino all’arrivo dei telefonini. Il mio buco nero. Ma andiamo per ordine.
Iniziamo con il mio caro diario. Affinità di coppia, inserimenti di appuntamenti ininfluenti per bambini di 7 anni, sveglia, rubrica….Smanettavo tutto il giorno su quella piccola tastiera scomodissima cercando di inserire chissà quale informazione poco necessaria. Ma attenzione, l’affinità di coppia era fondamentale nelle ricreazioni a scuola!
Poi arrivano i Tamagotchi, siamo a metà degli anni 90. Tutti lo avevano, di vari colori ma sempre con lo stesso orribile mostriciattolo che non si capiva cosa fosse. In classe suonavano continuamente obbligando le maestre a sequestrarli. Mai durato più di una settimana, puntualmente trovavo il mostriciattolo che mi fissava con le sue ali! Ovviamente dopo l’originale ne sono usciti di ogni genere; i bit bit con ogni animale reale o estinto che ci possa essere, beniamino il cagnolino, quelli con il case trasparente ed i più recenti Tamagotchi&friends che si connettono assieme. Insomma ne ho provati parecchi e ancora oggi ne sono affascinata. Nel caso siate un pò nostalgici anche voi vi consiglio qualche app come Tamagotchi Classic per IOS oppure Hatchi Free, Di Nostalgia Widget oppure Pou per Android
Poi sono arrivati i Furby, che teoricamente dovevano poter imparare le parole che gli insegnavi. Erano esserini pelosi di colori impossibili che si mettevano a parlare nei momenti più improbabili. Pazzamente me ne sono fatta regalare uno negli anni 2000 quando ci fu la riedizione. Almeno il mio era tutto bianco e carino anche se rimaneva una cosa veramente inutile. Complimenti a chi ha fatto la campagna pubblicitaria, era il tipico prodotto che è adorabile solo nelle pubblicità!
Poi sono arrivati i primi cellulari alla portata di tutti, il mitico Nokia 3210 era quello che avevo io alle medie. Finalmente i genitori potevano sapere dove eravamo con un solo colpo di cornetta e noi non dovevamo più occupare per ore le cabine telefoniche per poter chiamare le amiche del cuore. In effetti all’inizio non era poi così figo, solamente io ed un mio amico un pò nerd possedevamo un telefonino tutto nostro. Ma nel giro di qualche anno cambiò tutto! Uscirono telefoni sempre più accattivanti, colorati. SMS, cover intercambiabili, suonerie polifoniche. Tutto cambiò velocemente. Ricordo assieme ai Nokia 3310, i Siemens M35i, gli Alcatel one touch, gli Xelibri che erano cellulari e design assieme, lo Star Tac di Motorola, l’Ericsson T10….insomma chi più ne ha più ne metta!
Ed infine arrivò lei, la mia prima macchina fotografica digitale. Credo scattasse in vga, una risoluzione infima ma era piccolissima. Quasi una carta di credito. Mio padre me la regalò ed io scattai foto su foto delle mie avventure estive.
Con gli anni in realtà per me nulla è cambiato. Adoro la tecnologia e ogni innovazione mi attrae indiscriminatamente. Ma nel mondo d’oggi tra portatili leggerissimi, cellulari tutto fare, macchine fotografiche di ogni tipo, tablet, kindle e via dicendo a volte mi ritrovo a ripensare con nostalgia quel passato recente in cui attendevo con ansia un nuovo telefono studiando con cura ogni volantino finisse nelle mie mani. Quando bisognava scegliere tra symbian o windows, quando il design era parte fondamentale del prodotto e la nokia faceva ancora i communicator!
Qui nella mia bacheca Pinterest potete fare un tuffo nel passato. Troverete tutti i giocattoli citati!
Vi mando un bacio, adesso vado a riesumare qualche vecchio cimelio tecnologico!