Ormai sono anni che produco il pane in casa. Essendo all’epoca da soli, io e mio marito non mangiavamo troppo pane; il tempo per comprarlo spesso non c’era in quanto i nostri orari non combaciavano con quelli della panetteria vicino a casa, ci ritrovavamo quindi a prenderlo solamente il giorno della spesa che poteva avvenire anche ogni 2-3 settimane. Non so a voi ma a me il pan bauletto o similari proprio non vanno giù. Ok, li posso accettare come toast o per la colazione ma così nudi e crudi ad accompagnare un pasto proprio no! Quindi pensa che ti ripensa alla fine decidiamo di prendere la macchina del pane. In quel periodo spopolava, la trovavi ovunque e se non ce l’avevi non eri nessuno.
Questa è uno dei nuovi modelli della Moulinex.
Ne acquistiamo una che troviamo in offerta alla lidl se non ricordo male, nel negozio dove lavoro non era disponibile. Su Amazon comunque ormai se ne trovano di tutti i tipi e i prezzi, nel link vi mando direttamente alla ricerca! Arrivati a casa leggiamo le istruzioni e scopriamo tutte le varie funzioni, inutili col senno di poi, leggiamo il ricettario incluso e decidiamo di metterla subito all’opera.
Primo svantaggio. Era rumorosa. Nulla di drammatico ma di certo non si poteva far funzionare la sera o la mattina presto.
Secondo svantaggio. Il pane era tutto uguale, stessa forma, stesso tipo di lievitazione e anche il gusto tendeva sempre ad assomigliarsi. Ottima per del pane da toast ma nulla di stupefacente da mangiare da solo.
Terzo svantaggio. Era scomoda da lavare. Una volta il pane lievitò troppo e l’impasto uscì dallo stampo, vennero ricoperte di pasta anche le resistenze e la macchina venne irrimediabilmente rovinata.
Quindi, una macchina che doveva essere azionata prettamente di giorno, che produceva un pane pressoché sempre simile e un macchinario poco semplice da pulire. Ora andiamo alle cose belle 🙂
Primo vantaggio. Era programmabile. Tu butti tutto dentro, selezioni il programma ed il timer e via…
Secondo vantaggio. Sporchi solo la macchina. Non hai bisogno di molti accessori, la macchina impasta lievita e cuoce.
Terzo vantaggio. Puoi utilizzare la macchina anche per fare impasti in assenza della planetaria (non sempre con lo stesso risultato però) oppure marmellate.
Con la macchina del pane sicuramente si sporcava poco, il lavoro era prettamente svolto dalla macchina e si ha il tempo per fare altro nel frattempo o prepararla con largo anticipo, la mattina prima di andare a lavoro ad esempio, per godere di un pane appena “sfornato” quando si torna a casa.
Qualche consiglio:
- il lievito va sempre tenuto separato dal sale.
- l’ideale per la macchina del pane è il lievito secco, vi darà un risultato migliore soprattutto se programmate la macchina con partenza ritardata. Quello fresco potrebbe risentire delle ore in cui resta fuori dal frigo.
- i liquidi dovrebbero essere messi per primi, la farina sopra a coprire il tutto.
- se dovete inserire semi, cioccolata o uvetta fatelo a metà procedimento, se lo faceste subito non lieviterebbe al meglio o si depositerebbe tutto sul fondo.
- il miglior pane che personalmente sono riuscita a realizzare con la mdp è quello al latte. Sofficissimo, durava alcuni giorni mantenendo la sua morbidezza.
- Se il pane prodotto per voi è troppo potete affettarlo e congelarlo, quando vi servirà si può scongelare in microonde in pochi secondi oppure nel tostapane. Se fate un panino per lavoro basterà farcirlo con il pane ancora congelato e per pranzo sarà pronto e l’interno perfettamente conservato anche il estate!
Dunque, mi sento di consigliarvela se siete sempre di corsa e se siete amanti del classico pane in cassetta morbido e utilizzabile dalla colazione alla cena. Se invece avete un pò di tempo in più da dedicargli oppure desiderate sperimentare diversi tipi di pane forse ripiegare nel caro vecchio metodo impasta, lievita e inforna vi darà più soddisfazioni. Prossimamente vi svelo qualche trucchetto e ricetta per il metodo classico. Stay tuned!
Un bacio, Fanny