Ogni futura mamma sogna qualcosa per il proprio cucciolo, chi la culla, chi un vestitino particolare, alcune sono in fissa per la cameretta e altre per le scarpette . Io no. Io appena ho saputo di essere incinta sono entrata nel trip del passeggino perfetto! Lavorando nel settore ho avuto modo di vedere parecchi prodotti e di provarli tra le mie mani, chiacchierando con le clienti ho ascoltato pareri ed esperienze. Molti, anzi troppi genitori si lamentavano del passeggino. Mai uno che si fosse lamentato della cameretta o del seggiolino auto, no. Il passeggino, o meglio il trio, scatenava l’ira funesta di quasi ogni genitore al primo figlio che poco dopo i 6 mesi (ma spesso anche prima) cercava già di sostituire tutto il “tafanario”. Sarà stato perché avevano seguito i consigli di amici e parenti oppure perché erano stati infatuati di un modello alla moda ma per qualsiasi ragione sono comunque finiti per odiare quel prodotto che invece ha come scopo principale essere d’aiuto nella vita di tutti i giorni. Per quanto mi riguarda quelli che io ho tenuto in considerazione sono stati i seguenti aspetti:
- Praticità di chiusura e ingombro da chiuso. Per me che prendo la macchina almeno un paio di volte al giorno, e raramente riesco a raggiungere un posto di mio interesse solamente a piedi, il fatto che il passeggino si chiudesse facilmente e senza doverlo dividere in più parti era fondamentale. Ho fatto attenzione anche a come si presentasse il prodotto da chiuso, doveva essere il più possibile compatto, leggero e facile da trasportare. Sempre, non solo nella versione passeggino ma anche in quella primi mesi. Sapendo da subito che saremmo stati dei genitori dinamici e che avremmo frequentato locali e case di amici era necessario che fosse pratico e compatto sia da aperto, in sostituzione al seggiolone, sia da chiuso nel caso non ci fosse posto sufficiente.
- Accessori. Volevo fosse un prodotto modulabile in base alla crescita del bambino e alle nostre esigenze. Una buona gamma di accessori ci avrebbe permesso di personalizzarlo in base alle nostre necessità del momento.
- Navicella morbida. Per i motivi già spiegati sopra volevo un prodotto compatto. La navicella non lo è quasi mai, una volta staccata occupa molto spazio in macchina e ogni volta va tolta per chiudere la struttura. Oltretutto quando si smette di usarla occupa molto spazio in casa. Dopo essermi documentata a lungo inoltre ho scelto di NON utilizzare la navicella in auto, anche se omologate infatti hanno un livello di sicurezza molto inferiore al seggiolino auto gruppo 0/0+, quindi la navicella morbida mi è subito sembrata la scelta migliore!
- Reversibile fronte strada/genitore. Una scelta decisamente pratica quando il bimbo è più piccolino, permette di averlo sotto controllo e nel caso di vento e pioggia il bambino è più riparato.
- Seduta ampia o espandibile. Sapendo che spesso saremmo stati via tutto il giorno volevamo un prodotto confortevole per il bambino oltre che pratico per noi. Quindi con una bella seduta ampia da utilizzare anche se il bimbo fosse stato extralarge o che si potesse estendere seguendo la crescita del bambino.
Ogni mamma è diversa, così come lo è ogni bambino, e se posso dirvelo, l’unico consiglio valido è quello di non affidarsi a nessuno ma di analizzare la propria situazione e le proprie necessità in maniera sincera!
Per quanto mi riguarda, dopo lunghe ricerche , il mio passeggino perfetto si è rivelato il Bugaboo Bee.
Bugaboo nasce nel 1994 nei Paesi Bassi e negli ultimi 15 anni ha lentamente conquistato il pubblico di tutto il mondo con i suoi passeggini iconici. Simbolo di stile e robustezza i prodotti Bugaboo sono ampiamente personalizzabili e si riconoscono in un batter d’occhio in un mare di passeggini tutti uguali. Il modello Bee si presenta come il più modulabile e costumizzabile dei passeggini compatti. Si guida facilmente grazie alle quattro ruote ammortizzate pensate per viaggiare facilmente anche su superfici liscissime e pesa meno di 9 kg con 53 cm di larghezza da aperto. Non male per salire velocemente negli ascensori o passare anche nelle casse più strette del supermercato.
Il passeggino, tra i tantissimi accessori disponibili, vanta anche una comodissima navicella morbida, in versione estiva o invernale, che può essere chiusa assieme alla struttura del passeggino con un minimo ingombro supplementare. Basta a lunghi sgancia/aggancia ad ogni viaggio in macchina! Il Bee inoltre è compatibile con gli ovetti Britax o Bebè Confort per renderlo un sistema completo sotto tutti gli aspetti.
La cappottina è maxi e si può acquistare separatamente anche il modello estivo Breezy (comodissimo) che integra anche una comoda zanzariera e delle aperture laterali per mantenere sempre fresco il bambino. Reversibile fronte strada e fronte mamma, si chiude con una mano sola in 3 mosse e la seduta ed il poggiagambe sono regolabili per adattarsi anche ai toddleroni!
Insomma per me è stato amore a prima vista! Ora, ad un anno di distanza, posso solo confermare tutte le sensazioni che avevo avuto la prima volta che abbiamo avuto modo di provarlo. Il connubio perfetto tra performance e praticità, con una certa attenzione allo stile. Trovo che il Bee sia il passeggino di cui non ti stanchi dopo sei mesi ma che ti permette di seguire al meglio le diverse esigenze che puoi avere durante la crescita di un bambino. Noi lo abbiamo integrato con un GB Pockit da utlizzare nei viaggi in aereo così da evitare di doverlo imbarcare in stiva o nelle situazioni in cui abbiamo bisogno di un passeggino veramente minuscolo (non per nulla da chiuso è il passeggino con la chiusura più compatta al mondo, ma magari su questo vi farò un post a parte 😉). Nonostante l’aggiunta di questo nuovo prodotto in famiglia però noi comunque non riusciamo a separarci dal Bugaboo e, sarà perché si guida bene, sarà perché la cappottina protegge bene dal sole in estate e ripara efficacemente dalla pioggia in inverno, sarà perché Morgan ci dorme che è un piacere ma al Bee noi non rinunciamo!